Simona Rinaldi
(kolonistuga La Rinny)
.."io, ora, stavo per morire? Poi riflettei che ogni cosa, a ognuno, accade precisamente ora. Secoli e secoli, e solo nel presente accadono i fatti; innumerevoli uomini nell'aria, sulla terra e sul mare, e tutto ciò che realmente accade, accade a me..." da "il giardino dei sentieri che si biforcano" J.L.B.
"Io sono io e la mia circostanza" Ortega y Gasset 1914 Meditazioni del Chisciotte
«Sono stata allevata in campagna, e ho
creduto tanto a lungo alla realtà di
certe visioni che io non ho sperimentato
ma che ho visto sperimentare intorno a
me che, ancora oggi, non saprei
davvero precisare dove finisce la realtà
e dove inizia l’allucinazione»
(George Sand)
Non so. E' vero, forse non potrò mai sapere, ma voglio sapere.
Lo voglio, e questo mi basta!"
Unamuno
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LA MADONNA TRE VOLTE AMMIRABILE DI SCHOENSTATT – L’IMMAGINE DI GRAZIE Su Luigi Crosio Secondo alcune corrispondenze di un dipendente della Kuenzill Brothers, emerse nel Novecento relativamente a controversie legate alla attribuzione dell’opera Madre Tre Volte… Altro
PITAGORA NEL CALCOLO, I CONTI FATTI, Tipografia di G. Pennaroli Giudizio sul Libretto, dei Conti Fatti. Il primo Professore contabile della Regia Università di Firenze, in una delle sue Conferenze agli Studenti di Algebra e… Altro
LA MADONNA TRE VOLTE AMMIRABILE DI SCHOENSTATT – L’IMMAGINE DI GRAZIE
Il dipinto originale della Vergine con Bambino dal titolo “Refugium peccatorum”, utilizzatto come icona di Schoenstatt, fu eseguito in Italia nel 1898 dal pittore piemonteseLuigi Crosio (1835 – 1915).
Su Luigi Crosio
Secondo alcune corrispondenze di un dipendente della Kuenzill Brothers, emerse nel Novecento relativamente a controversie legate alla attribuzione dell’opera Madre Tre Volte Ammirabile in origine Refugium Peccatorium, il volto della Madonna è quello di una figlia di Crosio.
Il quadro dipinto nel 1898 è attualmente a Schoenstatt in Svizzera, considerato vero oggetto di culto da parte della comunità locale ed in almeno novanta paesi nel mondo.
In un primo momento era stato erroneamente attribuito genericamente alla Scuola Nazarena, operante in Germania e Roma ben prima della nascita di Luigi Crosio.
L’accostamento può farsi interessante se si considera la Scuola Pre-Raffaellita inglese di fine Ottocento, a cui la Madre Tre Volte Ammirabile può assimilarsi per la cura del dettaglio, la luminosità dei colori e la forte carica spirituale espressa.
Negli anni 1914-15 i primi “congreganti” cercavano un’immagine adeguata della Madonna per la loro cappella. Un professore del seminario diede loro una riproduzione litografica di un quadro del pittore italiano Luigi Crosio. All’inizio, quest’immagine non piacque particolarmente, visto che nessuno voleva ripararl a affinché fosse più bella. Poiché non avevano soldi per comprarne un’altra, misero questa immagine nella capella, probabilmente nell’ aprile del 1915. Da quel momento è stata sempre nel Santuario.
Originariamente, l’immagine aveva il nome di “Refugium peccatorum“, “Rifugio dei peccatori”. Ma gli studenti di Schoenstatt scoprirono un titolo con cui si identificavano di più per la loro storia: Mater Ter Admirabilis, Madonna Tre volte Ammirabile.
In una valle sulle rive del Reno, si trova un piccolo Santuario dedicato alla Madonna che prende il nome del sito in cui è sorto: Schoenstatt, che in tedesco significa “luogo bello”. Il 18 ottobre del 1914 Padre Josef Kentenich, assieme a un gruppo di giovani seminaristi, decise di consacrarsi alla Madonna chiedendole di trasformare una cappella abbandonata in un luogo di pellegrinaggio. In cambio, essi Le avrebbero offerto per la trasformazione del mondo i loro sacrifici, le loro gioie e la loro preghiera, tutto ciò insomma che caratterizza la lotta per la santità nella vita quotidiana.
La Madonna accettò questa consacrazione, chiamata poi “Alleanza d’Amore” trasformando la cappellina in un luogo di pellegrinaggio per migliaia di persone. In seguito negli anni ’40, se ne costruirono molte altre simili sparse in tanti paesi. Il piccolo Santuario è così diventato la sorgente spirituale d’un movimento internazionale all’interno della Chiesa.
LA MADONNA TRE VOLTE AMMIRABILE DI SCHOENSTATT – L’IMMAGINE DI GRAZIE Su Luigi Crosio Secondo alcune corrispondenze di un dipendente della Kuenzill Brothers, emerse nel Novecento relativamente a controversie legate alla attribuzione dell’opera Madre Tre Volte… Altro
PITAGORA NEL CALCOLO, I CONTI FATTI, Tipografia di G. Pennaroli Giudizio sul Libretto, dei Conti Fatti. Il primo Professore contabile della Regia Università di Firenze, in una delle sue Conferenze agli Studenti di Algebra e… Altro
LA MADONNA TRE VOLTE AMMIRABILE DI SCHOENSTATT – L’IMMAGINE DI GRAZIE Su Luigi Crosio Secondo alcune corrispondenze di un dipendente della Kuenzill Brothers, emerse nel Novecento relativamente a controversie legate alla attribuzione dell’opera Madre Tre Volte… Altro
PITAGORA NEL CALCOLO, I CONTI FATTI, Tipografia di G. Pennaroli Giudizio sul Libretto, dei Conti Fatti. Il primo Professore contabile della Regia Università di Firenze, in una delle sue Conferenze agli Studenti di Algebra e… Altro
Il primo Professore contabile della Regia Università di Firenze, in una delle sue Conferenze agli Studenti di Algebra e Matematica parlò del Libro dei Conti Fatti, e lo giudicò il libro più giusto e più utile ad ogni sorta di persone, e disse che dovrebbe chiamarsi il Tesoro delle Famiglie perché giova agli interessi di tutti.
Pitagora nel.Calcolo
Monete Umberto IModulo di Cambiale o PagheròTariffa Postale InternaModo Pratico per servirsi della TavolaMisure dei graniDelle misure lineariDelle Misure di CapacitàPagine del Libretto
Willow Pattern Questo famosissimo decoro, denominato “willow pattern” (motivo del salice), fu disegnato da Thomas Minton nel 1790 circa sulla base di un antico decoro cinese detto “Mandarino” e da quel momento ebbe una larga… Altro
Vittorio Emanuele II – 5 Lire d’argento conio di Milano 1869 Questa è una moneta speciale per la sua storia, sia per la memoria collettiva, sia per la mia. Con questa moneta sono stati battezzati… Altro
Cartolina scritta e firmata dalla Marchesa Theodoli-Braschi indirizzata alla Nobile Sig.ra Maria Valieri nella quale la Marchesa invita la Signora per un te pomeridiano presso il Palazzo, in occosione del suo venticinquesimo anno di Matrimonio… Altro
“[Venezia] giace ancora davanti ai nostri sguardi come era nel periodo finale della decadenza: un fantasma sulle sabbie del mare, così debole, così silenziosa, così spoglia di tutto all’infuori della sua bellezza, che qualche volta quando ammiriamo il languido riflesso nella laguna, ci chiediamo quasi fosse un miraggio quale sia la città, quale l’ombra. Vorrei tentare di tracciare le linee di questa immagine prima che vada perduta per sempre, e di raccogliere, per quanto mi sia possibile, il monito che proviene da ognuna delle onde che battono inesorabili, simili ai rintocchi della campana a morto, contro le pietre di Venezia” John Ruskin, The Stones of Venice, vol. I, ch. I, § 1
Cosa sarebbe il mito di Venezia senza John Ruskin, cantore della bellezza eterna della città, tanto più affascinante ed estrema perché colta nella sua decadenza? Personaggio centrale nel panorama artistico internazionale del XIX secolo, scrittore, pittore e critico d’arte, l’inglese John Ruskin (1819-1900) ebbe un legame fortissimo con la città lagunare, alla quale dedicò la sua opera letteraria più nota, “Le pietre di Venezia”: uno studio della sua architettura, sondata e descritta nei particolari più minuti, e un inno alla bellezza, all’unicità ma anche alla fragilità di questa città.
“assicurare una lunga vita ad un edificio significa, inoltre, assicurargli la gloria, perché questa “non risiede né nelle pietre né nell’oro di cui è fatto, la gloria sua richiede nella sia età e nella loro imperitura testimonianza di fronte agli uomini, in quella forza che congiunge epoche dimenticate alle epoche che seguono e, quasi, costituisce l’identità delle nazioni”.
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Con il termine “Natività” si intende in storia dell’arte una rappresentazione in cui è presente la Sacra Famiglia in una grotta o capanna, o nei pressi della stessa. La scena talvolta è arricchita da altri personaggi: santi, angeli, donatori (comparsi soprattutto a partire dal Quattrocento) e può presentare dei particolari architettonici che racchiudono la raffigurazione in un ambiente domestico. Quando in questa rappresentazione compaiono anche i pastori e i magi si parla invece di “Adorazione”.
La raffigurazione della natività di Cristo trae origine, oltre che dai Vangeli di Luca e Matteo, dalle descrizioni dei Vangeli apocrifi e della Leggenda Aurea. La più antica raffigurazione della Natività risale al III secolo d.C. e si trova nelle catacombe di Priscilla.
A cosa veramente aderisce la mia coscienza? Cosa spera? Cosa attende? Ecco, attendere! Forse la domanda sulla fede la si capisce veramente nella sua reale portata se, dal piano cognitivo dove solitamente è collocata, la si trasferisce al piano del desiderio a cui essa propriamente appartiene. La domanda “che cosa credo” mostra la sua valenza più autentica se viene trasformata nella domanda “che cosa desidero”. Sto sostenendo che ognuno capisce cosa crede se capisce cosa attende, che ognuno capisce qual è la sua vera fede se capisce cosa aspira a ottenere da questa quantità di energia informata di cui fa parte e che di solito chiamiamo natura, essere, vita, o anche destino. Quindi io cosa spero? Cosa attendo?
….le immagini della Natività possiedono tutte un pregnante significato spirituale e teologico. In un famoso discorso, papa san Leone Magno invita a rallegrarsi per la nascita del Signore, in quanto il Natale è “una gioia comune a tutti perché il nostro Signore, vincitore del peccato e della morte, non avendo trovato nessuno libero dalla colpa, è venuto per la liberazione di tutti”. Pertanto, “esulti il santo perché si avvicina il premio; gioisca il peccatore, perché gli è offerto il perdono; riprenda coraggio il pagano, perché è chiamato alla vita” (Disc. 1 per il Natale, 1-3: PL 54, 190-193).
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#Anni90 #Style Gli anni della rivoluzione visiva, del costume, dell’elettronica, delle fanzine… ….apre gli Anni 90 con un nuovo lavoro sulla giacca: comincia col rendere minimal il monopetto chiudendolo con quattro bottoni (1992) e dando… Altro
1788 Bagnacavallo – Documento Storico Arciprete Giuseppe Antonio Papini 29 Agosto 1788 Bagnacavallo Accadde quell’anno ad Agosto: 8 agosto – Luigi XVI di Francia convoca gli Stati Generali per il maggio dell’anno successivo; è il prologo della Rivoluzione Francese vedi: http://cronologia.leonardo.it/storia/a1788.htm… Altro
Il collezionista è il vero inquilino dell’intérieur. Egli si assume il compito di trasfigurare le cose. È un lavoro di Sisifo, che consiste nel togliere alle cose, mediante il suo possesso di esse, il loro carattere di merce. Ma egli dà loro solo un valore d ’amatore invece del valore d’uso.
LA MADONNA TRE VOLTE AMMIRABILE DI SCHOENSTATT – L’IMMAGINE DI GRAZIE Su Luigi Crosio Secondo alcune corrispondenze di un dipendente della Kuenzill Brothers, emerse nel Novecento relativamente a controversie legate alla attribuzione dell’opera Madre Tre Volte… Altro
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1788 Bagnacavallo – Documento Storico Arciprete Giuseppe Antonio Papini 29 Agosto 1788 Bagnacavallo Accadde quell’anno ad Agosto: 8 agosto – Luigi XVI di Francia convoca gli Stati Generali per il maggio dell’anno successivo; è il prologo della Rivoluzione Francese vedi: http://cronologia.leonardo.it/storia/a1788.htm… Altro