Ronson, Accendino


RONSON

Ronson, Accendino da tavola anno 70?
Accendino Ronson

Il nome del marchio Ronson®, famoso nel mondo, deriva dalla famiglia Aronson, che nel 1896 fondò a New York la “Art Metal Works”.

Solamente nel 1954 il signor Luis V. Aronson trasformò il nome in Ronson® Corporation.

 Durante la seconda guerra mondiale (1939-1945), la Ronson® ebbe parte importante negli sforzi bellici.

La società continuò la produzione degli accendini Standard e Whirlwind.

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Yoga, Saggio di Psicologia Orientale – Annie Besant 1908


YogaAnnie Besant

Libri

Nel 1902 fondò la prima loggia dell’Ordine massonico misto internazionale Le Droit Humain in territorio inglese, a Londra, e molte delle successivei. Restò un alto esponente dell’Ordine per tutta la vita e nel corso degli anni istituì nuove logge in molte parti dell’impero britannico. Nel 1907 divenne presidente della Società teosofica, la cui sede centrale si trovava a Adyar, nella provincia del Chennai, e lo rimase fino alla sua morte.

S’impegnò attivamente a favore dell’autogoverno indiano con articoli, discorsi e attività educative e fu anche membro del partito del Congresso Nazionale Indiano. Quando nel 1914 scoppiò la prima guerra mondiale aiutò a lanciare l’ “Indian Home Rule movement” nella sua campagna per la democrazia in India e per far ottenere all’India lo status di dominion all’interno dell’Impero, in pratica una forma di semi indipendenza. Questo fatto condusse, verso la fine del 1917, alla sua elezione come presidentessa del “Congresso”, dopo essere stata posta agli arresti domiciliari dal governo coloniale per un breve periodo.

Alla fine degli anni venti viaggiò negli Stati Uniti d’America assieme al suo protetto, nonché figlio adottivo Jiddu Krishnamurti, che sosteneva essere il nuovo Messia ed una nuova reincarnazione del Buddha: Krishnamurti però rigettò tali affermazioni nel 1929. Continuò a spendersi, sia nella campagna a favore dell’autodeterminazione e dell’indipendenza indiana, che per le cause della teosofia, fino alla sua morte avvenuta nel 1933.

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COCA-COLA anniversario 50 Anni – 1927 – 1977


Coca Cola _ 50 anni 1927 - 1977

COCA -COLA Anniversario Bottoglia e Vassoio 50 anni 1927-1977

Bottiglia originale chiusa del 1977, collezione di famiglia


Madonna di Shoenstatt – origine Refugium Peccatorium


LA MADONNA TRE VOLTE AMMIRABILE DI SCHOENSTATT – L’IMMAGINE DI GRAZIE

Il dipinto originale della Vergine con Bambino dal titolo “Refugium peccatorum”, utilizzatto come icona di Schoenstatt, fu eseguito in Italia nel 1898 dal pittore piemontese Luigi Crosio (1835 – 1915).

Su Luigi Crosio

Secondo alcune corrispondenze di un dipendente della Kuenzill Brothers, emerse nel Novecento relativamente a controversie legate alla attribuzione dell’opera Madre Tre Volte Ammirabile in origine Refugium Peccatorium, il volto della Madonna è quello di una figlia di Crosio.

Il quadro dipinto nel 1898 è attualmente a Schoenstatt in Svizzera, considerato vero oggetto di culto da parte della comunità locale ed in almeno novanta paesi nel mondo.

In un primo momento era stato erroneamente attribuito genericamente alla Scuola Nazarena, operante in Germania e Roma ben prima della nascita di Luigi Crosio.

L’accostamento può farsi interessante se si considera la Scuola Pre-Raffaellita inglese di fine Ottocento, a cui la Madre Tre Volte Ammirabile può assimilarsi per la cura del dettaglio, la luminosità dei colori e la forte carica spirituale espressa.


Qual è l’origine dell’immagine della MTA?

Negli anni 1914-15 i primi “congreganti” cercavano un’immagine adeguata della Madonna per la loro cappella. Un professore del  seminario diede loro una riproduzione litografica di un quadro del pittore italiano Luigi Crosio. All’inizio, quest’immagine non piacque particolarmente, visto che nessuno voleva ripararl a affinché fosse più bella. Poiché non avevano soldi per comprarne un’altra, misero questa immagine nella capella, probabilmente nell’ aprile del 1915. Da quel momento è stata sempre nel Santuario.

Originariamente, l’immagine aveva il nome di “Refugium peccatorum“, “Rifugio dei peccatori”. Ma gli studenti di Schoenstatt scoprirono un titolo con cui si identificavano di più per la loro storia: Mater Ter Admirabilis, Madonna Tre volte Ammirabile. 

LA MADONNA TRE VOLTE AMMIRABILE DI SCHOENSTATT – L’IMMAGINE DI GRAZIE

In una valle sulle rive del Reno, si trova un piccolo Santuario dedicato alla Madonna che prende il nome del sito in cui è sorto: Schoenstatt, che in tedesco significa “luogo bello”. Il 18 ottobre del 1914 Padre Josef  Kentenich, assieme a un gruppo di giovani seminaristi, decise di consacrarsi alla Madonna chiedendole di trasformare una cappella abbandonata in un luogo di pellegrinaggio. In cambio, essi Le avrebbero offerto per la trasformazione del mondo i loro sacrifici, le loro gioie e la loro preghiera, tutto ciò insomma che caratterizza la lotta per la santità nella vita quotidiana.

La Madonna accettò questa consacrazione, chiamata poi “Alleanza d’Amore” trasformando la cappellina in un luogo di pellegrinaggio per migliaia di persone. In seguito negli anni ’40, se ne costruirono molte altre simili sparse in tanti paesi. Il piccolo Santuario è così diventato la sorgente spirituale d’un movimento internazionale all’interno della Chiesa.

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Natività – si dileguano le tenebre del mondo?


Natività _ Santino

Ricerca iconografica

Con il termine “Natività” si intende in storia dell’arte una rappresentazione in cui è presente la Sacra Famiglia in una grotta o capanna, o nei pressi della stessa. La scena talvolta è arricchita da altri personaggi: santi, angeli, donatori (comparsi soprattutto a partire dal Quattrocento) e può presentare dei particolari architettonici che racchiudono la raffigurazione in un ambiente domestico. Quando in questa rappresentazione compaiono anche i pastori e i magi si parla invece di “Adorazione”.

La raffigurazione della natività di Cristo trae origine, oltre che dai Vangeli di Luca e Matteo, dalle descrizioni dei Vangeli apocrifi e della Leggenda Aurea. La più antica raffigurazione della Natività risale al III secolo d.C. e si trova nelle catacombe di Priscilla.

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Natività - si dileguano le tenebre del mondo?

….le immagini della Natività possiedono tutte un pregnante significato spirituale e teologico. In un famoso discorso, papa san Leone Magno invita a rallegrarsi per la nascita del Signore, in quanto il Natale è “una gioia comune a tutti perché il nostro Signore, vincitore del peccato e della morte, non avendo trovato nessuno libero dalla colpa, è venuto per la liberazione di tutti”. Pertanto, “esulti il santo perché si avvicina il premio; gioisca il peccatore, perché gli è offerto il perdono; riprenda coraggio il pagano, perché è chiamato alla vita” (Disc. 1 per il Natale, 1-3: PL 54, 190-193).

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Storia- Le Vie d’Italia, Aprile 1949


Archivi digitali Touring

Le Vie d'Italia, Aprile 1949

Le Vie d’Italia

Digitouring

#touringclub, #levieditalia #1949


STORIA – Favolette e Strambotti – Luciano Folgore – Ed.Ceschina 1934 -MI


Favolette Strambotti

#poesie


VITTORIO EMANUELE III – 1Lira, 50cent, 20 Cent – Giuseppe Romagnoli – Numismatica


VITTORIO EMANUELE III – 1Lira, 50cent, 20 Cent – Giuseppe RomagnoliNumismatica

Le monete, tutte quelle di questi post nel blog, sono tutte appartenenti alla mia famiglia e non acquistate.

Serie Impero Vittorio Emanuele III

Serie Impero Vittorio Emanuele III
Serie 1940, Vittorio Emanuele III

Serie Impero Vittorio Emanuele III dal 1939 al 1943
Serie Impero Vittorio Emanuele III dal 1939 al 1943

Altri post sulle mie monete

500 Lire Caravelle



Libreria Filatelica e Numismatica


Italy

Vittorio Emanuele II – 5 Lire d’argento conio di Milano 1869


Vittorio Emanuele II – 5 Lire d’argento conio di Milano 1869

Questa è una moneta speciale per la sua storia, sia per la memoria collettiva, sia per la mia.
Con questa moneta sono stati battezzati tutti i figli maschi della mia famiglia, da parte di padre.
 
 
 
 Regno d’Italia 1869
Vittorio Emanuele II
La moneta d’argento da 5 Lire del Regno d’Italia, detta anche scudo, fu battuta dal 1861 al 1878 con le seguenti caratteristiche fisiche: (titolo 900‰; ø 37 mm; peso 25 g; asse di conio 6H) (v. http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta.php/W-VE2/13)
 
 
 
 
Moneta coniata alla Zecca di Milano
per maggiori dettagli consultare il seguente link:
 
 

REGNO D’ITALIA 1861 ~ 1878

 
Birmingham H  Heaton Ralph & Sons di Londra – GB
Bologna B  senza segno di zecca
Bruxelles testina  Belgio
Firenze Firenze  fascio con scure, p mano a pugno e F, vomere e F
Milano M  sia in corsivo che in stampatello
Napoli N  sia in corsivo che in stampatello
Parigi  senza segno di zecca
Roma R  solo segno zecca R
Strasburgo OM  Oesgher Mesdach – Francia
Torino T  sia in corsivo che in stampatello

 

Maggiori informazioni storiche e di numismatica:
http://cronologia.leonardo.it/mondo28e.htm
 
 
 
Sulla lira Italiana:
 
L’introduzione della lira italiana va fatta risalire, come per il tricolore, al periodo napoleonico. Infatti, il tricolore venne adottato dallaRepubblica Cispadana nella prima campagna d’Italia (1796 – 1797). La lira, invece, venne adottata alla seconda campagna d’Italia con la ricostituzione della Repubblica Cisalpina come Repubblica Italiana (gennaio 1802), trasformatasi poi nel Regno d’Italia (marzo 1805). Le prime emissioni dalle zecche di Milano, Bologna e Venezia si ebbero nel 1807, con monete da 40, 5 e 2 lire; l’anno successivo vennero coniate anche monete da 20 lire e da 1 lira, caratterizzata da un peso di 5 g ed un titolo d’argento di 900/1000.
 
Dopo la fine del Regno d’Italia nel 1814, la lira riappare nel 1815 nelDucato di Parma e Piacenza con l’introduzione della monetazione decimale da parte della duchessa Maria Luisa d’Asburgo-Lorena. Il taglio delle monete era da 1, 2, 5, 20 e 40 lire.
 
Nel 1861, con la riunificazione dell’Italia sotto i Savoia, la lira torna ad essere la valuta italiana ed il 24 agosto 1862 ebbe corso legale e sostituì tutte le altre monete circolanti nei vari stati pre-unitari: 1 lira da 5 g di argento al titolo 900/1000 corrispondeva a 0,29025 g d’orofino oppure a 4,5 g d’argento fino (scesi a 4,459 nel 1863).

 

http://www.storiadellalira.it/

 


Regno d’Italia L.5
Vittorio Emanuele II 1869