STORIA – Cartolina Postale, soggetto floreale, dipinta a mano – 1915/18


Postcards 1915/1918

MUNI – DI ZOLAPREDOSA 1810 – RARISSIMA PREFILATELICA, filigrana – Bologna Governo Provvisorio del 1831


MUNI – DI ZOLAPREDOSA 1810

 

RARISSIMA PREFILATELICA DELLO STESSO ANNO DI

COSTITUZIONE DEL COMUNE DI ZOLA PREDOSA, 3 MESI PRIMA

vedi al link:

http://www.comune.zolapredosa.bo.it/gallery/pagina100-201.html

PREFILATELICA RARSSIMA DELL'ANNO DI COSTITUZIONE DEL COMUNE DI ZOLA PREDOSA 1810
PREFILATELICA RARSSIMA DELL’ANNO DI COSTITUZIONE DEL COMUNE DI ZOLA PREDOSA 1810

PREFILATELICA APERTA
PREFILATELICA APERTA

DETTAGLIO FREGIO FILIGRANA
DETTAGLIO FREGIO FILIGRANA

COLLEZIONISMO-ZOLAPREDOSA

COLLEZIONISMO-ZOLAPREDOSA1-2014-12-03 12.56.56

SI VEDANO ALTRE MIE PREFILATELICHE DI ZOLA PREDOSA

http://www.tarabaralla.net/2010/01/pre-filatelia.html

LINK UTILI

http://www.comune.zolapredosa.bo.it/binary/

comune_zola_predosa/bicentenario/800_belletti_scan.1268652365.pdf

http://www.comune.zolapredosa.bo.it/bicentenario/pagina23.html

http://www.comune.zolapredosa.bo.it/gallery/pagina103-201.html

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Governo Provvisorio 1831

1831

(Data e periodo storico importantissimo per Bologna)

Cartolina Postale di Stato 1937 – XV anno – Preaffrancata 30 cent


Cartolina Postale di Stato 1937 – XV anno – Preaffrancata 30 cent

147×105

Monte San Pietro, Bologna

 

Fronte

Affrancata 30 cent. Ferrovie isolato e annullo meccanico PUBBLICITARIO della 

LOTTERIA AUTOMOBILISTICA DI TRIPOLI

 

Retro 

Alcuni Cenni di Storia della Cartolina Postale di Stato estratti dal seguente sito:

http://www.postaesocieta.it/magazzino_totale/pagine_htm/cartoline_postali.htm

La cartolina postale (dal regolamento postale definita “cartolina per corrispondenza”) venne introdotta in Italia il 1 Gennaio 1874 dopo che da alcuni anni era in uso all’estero. Inizialmente per le norme U.P.U. solo quelle emesse dalle amministrazioni statali potevano fregiarsi di tale appellativo.

Ufficialmente nacque in Austria-Ungheria, emessa dall’Amministrazione postale di quel paese il 1° Dicembre 1869 (o il 1° Ottobre 1869?) come cartoncino postale a tariffa ridotta (il peso ridotto ne faceva una mezza lettera che giustamente richiedeva meno affrancatura).

In verità già da tempo nelle aziende e presso gli uffici che necessitavano di molti contatti epistolari erano in uso per economia e praticità dei cartoncini prestampati da completare e spedire senza busta (affrancati come lettere).

Tale pratica era una semplificazione sia per il mittente che per il destinatario nelle operazioni di scrittura, controllo e di archiviazione.

L’innovazione a tariffa ridotta ebbe quindi un immediato successo, seguìto dai principali paesi del mondo (è da sottolineare, e ripetere, che la facilitazione a tariffa ridotta riguardava solo l’oggetto cartolina emessa dallo stato, non si poteva perciò applicare ai cartoncini di emissione privata, che invece erano da affrancare come lettera).

Al suo esordio in Italia la Cartolina Postale emessa dall’amministrazione postale era di formato ridotto, aveva impressa una immagine di Re Vittorio Emanuele II°, con il valore postale dell’oggetto impresso sulla cartolina. Per regolamento, da allora, sulle cartoline del Regno fu sempre impressa l’immagine reale. L’impronta con il ritratto Reale era stata scelta per evitare falsificazioni, inoltre era di un colore inedito che non assomigliava a nessun francobollo per evitare ritagli da incollare sulle buste.

La cartolina era divisa burocraticamente in un recto o fronte ad uso della posta con l’indirizzo del destinatario (lato su cui era stampata l’immagine o il valore postale) e da un verso o retroad uso del mittente per gli scritti. Era stato specificato dalla normativa che poteva essere scritta a matita o a penna con colori a piacimento, che era esonerata dall’obbligo di firma e poteva essere raccomandata.

Dimensioni

 

La normativa delle cartoline per corrispondenza venne mutata nel tempo con continui aggiustamenti; per esempio si mutarono anche le misure, nel regolamento postale del 1908 troviamo che le cartoline prodotte dall’industria privata non devono essere superiori a quelle dell’amministrazione postale che erano di: mm 140 X 90, peso massimo grammi 5, né essere inferiori ai mm 100 X 70 (le cartoline postali “piccole” da Cent 5 dell’89 per il distretto erano state emesse di mm 110 X 70).

Questo formato venne mantenuto per molti anni in tutte le emissioni delle cartoline postali (comprese le cartoline in franchigia militare della guerra “15 – 18).

Nella lunga storia delle cartoline postali si ebbero parecchie variazioni nel disegno degli stemmi stampati sul fronte dal lato indirizzo, nella prima emissione lo stemma era molto semplice, il solo scudo crociato dei Savoia. Successivamente divenne imbandierato e con ghirlande di quercia ed alloro, poi acquisì il Collare dell’Annunciata, poi perse le bandiere, per finire abbinato allo stemma fascista e successivamente fuso con i fasci.

Le misure cambiarono il 1° Luglio 1931 con l’emissione della serie di quattro cartoline di uguale valore con immagini diverse, stampate sul lato indirizzo, celebranti l’inaugurazione della nuova stazione ferroviaria di Milano; il nuovo formato di mm 150 X 105 fu poi mantenuto (millimetro più millimetro meno) fino alla fine del periodo di nostro interesse. In questa ultima serie l’impronta di valore applicata era la nuova effige del Re da 30 cent della serie”Imperiale”, con la stessa dimensione del francobollo di mm 17 X 21. Successivamente sulle cartoline ne fu aumentata la dimensione a mm 19,5 X 24,5 per evitare che venisse ritagliato e usato in affrancatura come ricupero, (cosa che avvenne ugualmente nonostante fosse vietato).

Ulteriori informazioni sul collezionismo e storia postale al seguente link:

http://www.storiapostale.org

TinTin – First Day Sheet 2007- 11


Dal mercato annuale di Jeu de Balle di Brussel
del 19 Luglio 2009 dedicato al collezionismo sul mondo di Tin Tin
Cover TinTin Canada – N.1 6-1-1970
Il mio anno di nascita

Retro

Serie First Day Sheet 2007-11

Retro

http://www.tintin.com/en/

Il Resto del Carlino – Cartolina Postale – 1901 – Bollo Erinnofilo 1918


Il Resto del Carlino – Cartolina Postale – 1901

il resto del carlino 1901 - cartolina fronte
Il Resto del Carlino – Cartolina Postale viaggiata, 1901

Cartolina Postale viaggiata da Bologna a Bari 1901
Diretta al direttore della rivista letteraria Aspasia da tale Dott. Cervi di Bologna
da Via Clavature 13.
Vista la chiusura di tale rivista, il suddetto Cervi andava a richiedere copia delle uscite precedenti
della rivista per completarne la collezione già in parte acquistata..
Veramente splendido.

retro - cartolina postale il resto del carlino 1901
Retro, Cartolina Postale viaggiata de Il Resto del Carlino, 1901

Su informazioni della rivista Aspesia vedi il seguente link, da cui copio il riferimento

qua sotto:

ANNA MARIA COTUGNO, “Aspasia” e la cultura letteraria in Puglia fra Otto e Novecento
 
Profilo della rivista letteraria “Aspasia”, pubblicata a Bari dal 1899 al 1900 sotto la direzione di Piero Delfino Pesce e con la collaborazione di Arnaldo Cervesato. Di orientamento classicista, “Aspasia” ebbe come obiettivo programmatico quello di “combattere le forme deteriori dell’arte contemporanea, assumendo una posizione critica nei confronti del Verismo e del Naturalismo, accusati di non avere ideali, di sguazzare nella volgarità, di cedere alle tentazioni del morboso e dell’osceno […]” (p. 486). Salvo qualche “interessata eccezione”, tuttavia, la rivista non esibì neppure una predilezione per il Decadentismo, col quale mal si conciliava per la tendenza del movimento a ridurre l’arte a mistero riservato a pochi iniziati.

 

Pag. 485-488
Su Piero Delfino Pesce, il Direttore della Rivista:

 

BOLLO ERINNOFILO – BOLOGNA 1918

Il Resto del Carlino

erinnofilo - 1918 il resto del carlino - bologna
1918, Bologna – Il Resto del Carlino. Soggetto: donna con palma d’alloro e i simboli del progresso tecnico ( elettricità, telefono, e macchina da stampa). “La Patria. Il Resto del Carlino. Giornale di Bologna”. Policromo, contorno rosso mattone Piccolo Formato (30×50) Tipografia R.V.D. Aut. Franzoni . Particolare viso donna malamente ritoccato, cartiglio con fondo colorato.

Eupremio Malorzo

Associazione Nazionale Collezionisti Erinnofili

Didascalia dal Testo: Catalogo degli Erinnofili Italiani

Edizioni Digitalis srl – Torino

Pre-Filatelia ZolaPredosa, 1811, 1813,1835, 1866


Prefilateliche Zola Predosa

1811. 1813, 1835, 1866

Zola Predosa 1811
Zola Predosa 1811

Simona Rinaldi

1-MuniZolaPredosa1810a

Pre-Filatelica del comune di Zola Predosa (una del 1815, l’altra del 1835)
La Prefilatelia è un ramo molto interessante della Storia Postale, che necessità di studi attenti e approfonditi, sulle singole realtà storiche, di seguito alcuni siti di riferimento.
1813
D.o-C.p
1835
D.o-C.p
Si può trovare copia del seguente documento al link del Comune di Zola Predosa, nella sezione Gallery
dedicata al Bicentenario del Comune stesso, che ricorre nel corrente anno 2010.
Definizioni prese dal seguente link:
FILATELIA:
Il termine filatelia deriva dalla congiunzione di due parole greche philos e atelia.
La prima sta a significare amico, la seconda franchigia che in passato indicava un sistema di pagamento delle tasse per il recapito di lettere, pieghi, biglietti e quant’altro. Verso la metà del XIX secolo si ebbe l’avvento dei francobolli e da allora col termine di Filatelico si intese, e si intende tuttora, indicare tutti gli amanti, o meglio amici, del francobollo e suoi derivati.
PREFILATELIA:
Con questo termine si è uso indicare tutto ciò che precede l’utilizzo dei francobolli che , solo per dovere di cronaca, avvenne in europa nel maggio del 1840 con l’emissione delle poste reali inglesi del mitico “Penny Black”. In Sicilia, caso unico al mondo, dopo l’emissione dei primi francobolli borbonici avvenuta lo 01.01.1859, dopo l’occupazione delle truppe garibaldine, nel maggio del 1860 (ma l’uso fu tollerato sino a luglio man mano che le truppe retrocedevano verso Messina), si ritornò al vecchio sistema postale, cioè senza francobolli, e ciò durò sino alla prima emissione ed uso dei primi francobolli del Regno d’Italia nel 1861.Dal sito delle Poste Italiane
http://www.poste.it/postali/filatelia/marcofilia.shtmlMARCOFILIA

La Marcofilia è il collezionismo dei bolli postali. Oltre ai bolli ordinari in dotazione agli uffici postali, Poste Italiane realizza i “bolli speciali”, normalmente utilizzati presso la sede di attivazione di Servizi Filatelici Temporanei, e le “targhette pubblicitarie”.
Si tratta di bolli figurati e non, che riproducono con scritte e immagini il tema di manifestazioni legate ad eventi di notevole interesse culturale, economico e sociale. Alla stessa categoria appartengono anche i bolli realizzati in occasione delle emissioni di francobolli
Altri link utili:
Bibliografia:

Industrial Design [Erinni] AEG – SINGER


Industrial Design [Erinni]

AEGSINGER

Vienna – Mercato delle pulci Naschmarkt 1995
Erinnofilia composto dal tedesco Erinne (ricordo) e -filia (amore, simpatia).

La parola erinnofilia (erinnea= ricordare) si riferisce al collezionismo di chiudilettera celebrativi, ossia ad un prodotto grafico che si ispira alle caratteristiche del francobollo tradizionale (formato, carta gommata, ecc) con alcune importanti differenze: il valore facciale (riservato solo ai valori di stato), la numerazione, le fustellature, spesso impreziosito da una sovraimpressione in oro o argento a caldo di alcuni particolari.

Vedi link

Collezione Personale

http://it.encarta.msn.com/text_761557992___3/Industrial_Design.html
http://en.wikipedia.org/wiki/AEG