Le Pietre di Venezia – John Ruskin


Le Pietre di Venezia – John Ruskin, Editore UTET

“[Venezia] giace ancora davanti ai nostri sguardi come era nel periodo finale della decadenza: un fantasma sulle sabbie del mare, così debole, così silenziosa, così spoglia di tutto all’infuori della sua bellezza, che qualche volta quando ammiriamo il languido riflesso nella laguna, ci chiediamo quasi fosse un miraggio quale sia la città, quale l’ombra. Vorrei tentare di tracciare le linee di questa immagine prima che vada perduta per sempre, e di raccogliere, per quanto mi sia possibile, il monito che proviene da ognuna delle onde che battono inesorabili, simili ai rintocchi della campana a morto, contro le pietre di Venezia”  John Ruskin, The Stones of Venice, vol. I, ch. I, § 1

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Salvatore Settis

Cosa sarebbe il mito di Venezia senza John Ruskin, cantore della bellezza eterna della città, tanto più affascinante ed estrema perché colta nella sua decadenza?                      Personaggio centrale nel panorama artistico internazionale del XIX secolo, scrittore, pittore e critico d’arte, l’inglese John Ruskin (1819-1900) ebbe un legame fortissimo con la città lagunare, alla quale dedicò la sua opera letteraria più nota, “Le pietre di Venezia”: uno studio della sua architettura, sondata e descritta nei particolari più minuti, e un inno alla bellezza, all’unicità ma anche alla fragilità di questa città.

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Catalogo della Mostra

La mostra

assicurare una lunga vita ad un edificio significa, inoltre, assicurargli la gloria, perché questa “non risiede né nelle pietre né nell’oro di cui è fatto, la gloria sua richiede nella sia età e nella loro imperitura testimonianza di fronte agli uomini, in quella forza che congiunge epoche dimenticate alle epoche che seguono e, quasi, costituisce l’identità delle nazioni”.

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PITAGORA NEL CALCOLO, I CONTI FATTI, Tipografia di G. Pennaroli


PITAGORA NEL CALCOLO, I CONTI FATTI, Tipografia di G. Pennaroli

Pitagora nel Calcolo

Giudizio sul Libretto, dei Conti Fatti.

Il primo Professore contabile della Regia Università di Firenze, in una delle sue Conferenze agli Studenti di Algebra e Matematica parlò del Libro dei Conti Fatti, e lo giudicò il libro più giusto e più utile ad ogni sorta di persone, e disse che dovrebbe chiamarsi il Tesoro delle Famiglie perché giova agli interessi di tutti.

Pitagora nel.Calcolo



VIA MATRIS _ ossia I Sette Acerbissimi Dolori _ Firenze 1899


VIA MATRIS _ ossia I Sette Acerbissimi Dolori _ Firenze Tipografia Cenniniana – 1899

#viamatris


Storia _ La Bhagavad Gita o Poema Divino traduzione letterale dal Sanscrito – II edizione 1935 _ ed.Alaya Milano


“Simile alla lampada che in luogo senza vento non vacilla”.

La Bhagavad Gita o Poema Divino traduzione letterale dal Sanscrito – II edizione 1935 _ ed.Alaya Milano


La Bhagavad Gita o Poema Divino traduzione letterale dal Sanscrito – II edizione 1935 _ ed.Alaya Milano

di M.L.Kirby e C. Jinerajadase

Bhagavad Gitalink

Testi a, b, c

Yoga 1900

MAHABHARATA


PITAGORA NEL CALCOLO, I CONTI FATTI, Tipografia di G. Pennaroli


PITAGORA NEL CALCOLO, I CONTI FATTI, Tipografia di G. Pennaroli

Pitagora nel Calcolo

Giudizio sul Libretto, dei Conti Fatti.

Il primo Professore contabile della Regia Università di Firenze, in una delle sue Conferenze agli Studenti di Algebra e Matematica parlò del Libro dei Conti Fatti, e lo giudicò il libro più giusto e più utile ad ogni sorta di persone, e disse che dovrebbe chiamarsi il Tesoro delle Famiglie perché giova agli interessi di tutti.

Pitagora nel.Calcolo



E.A.POE – Perdita di Fiato, Racconti dell’Incubo – BUR


E.A.POE – Perdita di Fiato, Racconti dell’Incubo – BUR

Perdita di Fiato, Racconto senza capo né coda

Edizione Luglio 1956

Mandeville

Le cose invisibili sono le sole realtà

William Godwin

Il dottore mi condusse nel proprio studio e incominciò subito a operare, ma dopo avermi tagliato le orecchie si accorse che davo segni di vita. Suonò allora il campanello e mandò a chiamare un farmacista dei paraggi col quale consultarsi, dato il caso di emergenza. Nell’ipotesi che i suoi sospetti circa il mio essere vivo si dimostrassero in ultima analisi esatti, procedette a incidermi lo stomaco, asportando alcuni visceri per notomizzarli in privato.

La natura e l’origine dei rumori sotterranei”, Forbici l’editore liberale.

RACCONTI


Versione da un’altra traduzione rispetto a BUR

Podcast

La Sfinge

Scritti in voce

Ad Alta Voce



Storia delle Religioni, Utet Torino 1944, P.Tacchi Venturi


Storia delle Religioni, Utet Torino 1944, P.Tacchi Venturi



Storia delle Religioni, Utet Torino 1944, P.Tacchi Venturi


Hofmannsthal – IL LIBRO DEGLI AMICI Morike – TRE NOVELLE


 IL LIBRO DEGLI AMICI – TRE NOVELLE

La verità è il tono di un incontro

IL LIBRO DEGLI AMICI

Hofmansthal

«La profondità va nascosta. Dove? Alla superficie»

2015-06-17 20.14.49

HOFMANNSTHAL “Il libro degli amici” Collana Cederna, Vallecchi 1° Edizione

www.simonarinaldi.net

Tre Novelle, Morike

2015-06-17 20.22.20

Cristina Campo pdf

ANTOLOGIA – IL BEL VIAGGIO, Giovanni Papini – Enzo Palmieri, Palumbo, Febbraio 1954


#ANTOLOGIA

ATOLOGIA – IL BEL VIAGGIO, Giovanni Papini – Enzo Palmieri, Palumbo, Febbraio 1954.

1-Antologia Palumbo 1957
GIOVANNI PAPINI

1-Antologia Palumbo con segnalibro d'epoca
IL BEL VIAGGIO, GIOVANNI PAPINI – ENZO PALMIERI ED. PALUMBO. 1957

Cenni sulla Casa Editrice

La G.B. Palumbo & C. Editore S.p.A. è una casa editrice indipendente presente soprattutto nel campo delle scienze umanistiche. L’azienda nasce a Palermo ad opera di Giovan Battista Palumbo nel 1939. Solo al termine della seconda guerra mondiale poté però sviluppare appieno l’attività imprenditoriale. Tra gli autori che iniziarono a collaborare con la casa editrice: Giovanni Papini, Giuseppe Cocchiara, Giusto Monaco. Negli anni sessanta la casa editrice pubblica opere di Giuseppe Petronio e concentra il suo impegno nelle pubblicazioni scolastiche per l’università e le scuole medie superiori.


Nota del 1 Giugno 2020