Le Pietre di Venezia – John Ruskin


Le Pietre di Venezia – John Ruskin, Editore UTET

“[Venezia] giace ancora davanti ai nostri sguardi come era nel periodo finale della decadenza: un fantasma sulle sabbie del mare, così debole, così silenziosa, così spoglia di tutto all’infuori della sua bellezza, che qualche volta quando ammiriamo il languido riflesso nella laguna, ci chiediamo quasi fosse un miraggio quale sia la città, quale l’ombra. Vorrei tentare di tracciare le linee di questa immagine prima che vada perduta per sempre, e di raccogliere, per quanto mi sia possibile, il monito che proviene da ognuna delle onde che battono inesorabili, simili ai rintocchi della campana a morto, contro le pietre di Venezia”  John Ruskin, The Stones of Venice, vol. I, ch. I, § 1

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Salvatore Settis

Cosa sarebbe il mito di Venezia senza John Ruskin, cantore della bellezza eterna della città, tanto più affascinante ed estrema perché colta nella sua decadenza?                      Personaggio centrale nel panorama artistico internazionale del XIX secolo, scrittore, pittore e critico d’arte, l’inglese John Ruskin (1819-1900) ebbe un legame fortissimo con la città lagunare, alla quale dedicò la sua opera letteraria più nota, “Le pietre di Venezia”: uno studio della sua architettura, sondata e descritta nei particolari più minuti, e un inno alla bellezza, all’unicità ma anche alla fragilità di questa città.

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Catalogo della Mostra

La mostra

assicurare una lunga vita ad un edificio significa, inoltre, assicurargli la gloria, perché questa “non risiede né nelle pietre né nell’oro di cui è fatto, la gloria sua richiede nella sia età e nella loro imperitura testimonianza di fronte agli uomini, in quella forza che congiunge epoche dimenticate alle epoche che seguono e, quasi, costituisce l’identità delle nazioni”.

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Andrej Voznesenskij, Scrivo come amo, Le Comete, 1962 – Collezionismo Cartaceo


Scrivo come amo

Feltrinelli Le Comete,

 

Andrej Voznesenskij 1°ED.
Scrivo come amo

1° Edizione, 1962

“Abbiamo sempre vissuto in cubi di mattoni, quattro pareti un soffitto un pavimento. Ma ora abbiamo scoperto che l’uomo non è fatto per stare dentro una scatola, lo spazio in cui vive deve adattarsi alla sua vita.”

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1° Edizione acquistata alla Libreria Nanni di Bologna

Vedi alcuni link:

http://www.girodivite.it/La-poesia-della-settimana-Andrej.html

http://cantosirene.blogspot.it/2010/06/orlovsky-e-voznesenskij.html

Collezione Personale