NAPOLEONE I – RE D’ITALIA 1805 – BOLOGNA


NAPOLEONE I – RE D’ITALIA 1805 – BOLOGNA

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Dopo la prima fugace comparsa in città avvenuta nel 1796, quando ancora era generale comandante dell’Armata francese in Italia, Napoleone Bonaparte tornò a Bologna in veste ufficiale dal 21 al 25 giugno 1805, quando ormai era divenuto Imperatore e Re d’Italia. Il solenne ingresso da Porta San Felice, la memorabile cavalcata a San Michele in Bosco, la grandiosa parata militare ai Prati di Caprara, il déjeuner a Villa Marescalchi e la successiva salita al Colle dell’Osservanza costituirono altrettanti episodi destinati a rimanere a lungo impressi nella memoria collettiva della città. Così il celebre diarista Giuseppe Guidicini descriveva l’arrivo di Napoleone I in città:

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#Napoleone

Regno D’Italia 1805-1814 – Napoleone – Bologna


Il 18 marzo 1805 fu creato il Regno d’Italia.

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Napoleone Bonaparte, il quale si era fatto proclamare dal Senato Imperatore dei francesi facendosi incoronare da Papa Pio VII, trasformò la precedente Repubblica Italiana in Regno d’Italia autonominandosi Re d’Italia: l’incoronazione avvenne il 26 maggio 1805 nel Duomo di Milano apponendo sul capo del generale corso l’antica Corona ferrea dei sovranilongobardi.

Eugène de Beauharnais, figlio di prime nozze della moglie di Napoleone, Giuseppina, di cui il Bonaparte si fidava ciecamente e dal quale era sicuro di non dovere temere il perseguimento obiettivi politici propri, fu nominato Viceré d’Italia, che stabilì la propria residenza a Monza. Con la pace di Presburgo del 26 dicembre 1805, l’Austria rinunciò aGorizia ed alla Provincia Veneta.
Con la Convenzione di Fontainebleau avvenuta il 10 Ottobre 1807, il Regno d’Italia napoleonico cedette Monfalcone all’Austria guadagnando la città di Gradisca[1], spostando così il nuovo confine lungo il fiume Isonzo.
Un contingente di truppe italiane della Guardia Reale Italiana partecipò alle guerre napoleoniche, in particolare nel 1808 alla Guerra d’indipendenza spagnola, nel 1809, sulle Alpi, alla campagna contro l’Austria che aveva aderito alla Quinta coalizione e nel 1812Campagna di Russia.
Il Regno d’Italia cessò di esistere nel 1814 con la fine del periodo napoleonico: il 6 aprile1814, Napoleone si disse pronto ad abdicare, atto che fu formalizzato il giorno 11. Il giorno 16 il Beauharnais comunicava di avere concluso anch’egli un armistizio con ilfeldmaresciallo austriaco Bellegarde, anche se sperava che il suo trono potesse essere salvato dalla disfatta napoleonica.
Dopo i disordini milanesi del 20 aprile con il linciaggio a morte del ministro delle finanzeGiuseppe Prina ad opera della folla inferocita, Beauharnais capì tuttavia di non avere l’appoggio della popolazione. La gente lo identificava infatti con i detestati francesi e così il giorno 26 abdicò, lasciando il giorno successivo l’Italia per ritirarsi in esilio in Bavierapresso i suoceri. Aveva così fine il Regno napoleonico d’Italia, ma la restaurazione mantenne ad Eugenio Beauharnais, auspice lo Zar di Russia, un cospicuo appannaggionelle Marche (Si tratta di 2.300 tenute agricole e 137 palazzi urbani che erano stati espropriati durante il periodo napoleonico allo Stato della Chiesa).
La Repubblica cisalpina, chiamata in seguito Repubblica italiana poi Regno d’Italia, e risultato della fusione delle repubbliche cis- e transpadana, fu oggetto di numerose modifiche nelle suddivisioni, a causa dell’instabilità delle sue frontiere. Al massimo della sua estensione, nel 1812, contava 24 dipartimenti:
Dipartimento del Reno
Il Reno fu un dipartimento della Repubblica Cispadana, della Repubblica Cisalpina, dellaRepubblica Italiana e infine del Regno d’Italia, dal 1797 al 1815. Prendeva il nome dal fiume Reno e aveva come capoluogo Bologna.
Il dipartimento fu creato il 5 gennaio 1797 alla creazione della Repubblica Cispadana, per poi essere integrato nella Repubblica Cisalpina, però senza i territori del dipartimento dell’alta Padusa, nella zona di Cento, tra 1797 e 1798. Il dipartimento venne successivamente ricreato per un breve periodo tra l’aprile e il maggio 1815 in occasione della riconquista delle regioni centro-meridionali dell’Italia da parte di Gioacchino Murat.
Collezioni Personali
I testi sono stati estrapolate dalle seguenti fonti:
http://it.wikipedia.org/wiki/Regno_d’Italia_(1805-1814)

Repubblica Cisalpina, BOLOGNA NAPOLEONICA


La Repubblica CISALPINA e CISPADANA – IL TRICOLORE

Documento Originale-CP

In questo raro documento, splendido per la sua importanza storica, spiccano le iscrizioni: LIBERTA’ E EGUAGLIANZA, parole utilizzate nell’Età Napoleonica (19 giugno 1796 – 8 maggio 1814), IN NOME DELLA REPUBBLICA CISALPINA, repubblica nata il 9 luglio 1797 con capitale Milano, l’AMMINISTRAZIONE DEL DIPARTIMENTO DEL RENO, facenti parte della Repubblica Cispadana(Bologna, Ferrara, Modena e Reggio), proclamata il 27 dicembre 1796 con capitale Bologna; La Repubblica Cispadana fu il primo stato italiano ad adottare il tricolore come bandiera nazionale.
Inoltre si nota la scrittura manuale del giorno 29 FIORILE ANNO VII DELLA REPUBBLICA FRANCESE, nel Calendario Rivoluzionario Francese. Seguendo le tabelle di conversione il giorno corrisponde al 18 Maggio 1799.

Collezione Privata